Colui che uccide un cane uccide la propria anima.
Chi si astiene dal mangiare la carne martoriata degli animali uccisi avrà lo spirito santo e la verità.
Fra il cane e l'uomo c'è un'altra grande differenza. L'uomo cambia d'umore ad ogni istante come una lepre furba di direzione. Invece ce ne vuol altro per far cambiare d'umore al cane.
I cani non si sbagliano mai.
Se Cristoforo Colombo fu così felice di vedere degli alberi dopo tanto navigare, figuratevi il suo cane.
Chi ha mai visto due cani che, quando si incontrano, parlano di un terzo cane, perché non sanno che altro fare insieme?
L'abbandono è la peggiore crudeltà che si possa fare ad un cane, perché tra cane e padrone c'è un tacito, atavico accordo di mutua fedeltà.
Tutti gli animali domestici sono veri e propri schiavi, solo il cane è un amico.
Innanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!
I cani abbaiano a quelli che non conoscono.
Chi non ama i cani non ama la fedeltà.
Quel che Dio è per l'uomo, l'uomo lo è per il cane.