Non pensare di cacciare due lepri con un cane.
Più di un uomo sarebbe stato peggiore se la sua fortuna fosse stata migliore.
Niente fa tanto piacere a un autore quanto vedere le sue opere rispettosamente citate da altri dotti autori.
Una mezza verità è spesso una grande bugia.
Presto a letto e presto alzato fan l'uomo sano, ricco e assennato.
Senza giustizia, il coraggio è debole.
Tutti gli animali domestici sono veri e propri schiavi, solo il cane è un amico.
I cani parlano, ma solo a chi sa ascoltarli.
Il cane è la virtù che non potendo farsi uomo si è fatta bestia.
Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione.
Per il suo cane ogni uomo è Napoleone; ecco spiegata la costante popolarità dei cani.
Gli uomini sono come i cani: abbaiano ai mendichi e si gettano addosso ai più deboli. Si divora il ferito, come tra le bestie feroci.
Questa cultura della difesa dei cani ad oltranza porta ad adorarli in un modo decisamente meno sano che nella cultura contadina.
L'abbandono è la peggiore crudeltà che si possa fare ad un cane, perché tra cane e padrone c'è un tacito, atavico accordo di mutua fedeltà.
Chi ha mai visto due cani che, quando si incontrano, parlano di un terzo cane, perché non sanno che altro fare insieme?
Se Cristoforo Colombo fu così felice di vedere degli alberi dopo tanto navigare, figuratevi il suo cane.