Danzare è come parlare in silenzio. È dire molte cose, senza dire una parola.
La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.
Uno come Michael Jackson era un punto di riferimento anche per chi fa danza classica.
Il nostro corpo crea il pensiero e la danza è il suo linguaggio.
Danzare è prendere parte al controllo cosmico del mondo.
La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica. Il nostro compito è quello di far passare la parola attraverso il gesto.
Conta per perduto il giorno senza danza.
L'armonia nel corpo, il suo controllo. Ho iniziato a comprendere perché la danza sia la linfa vitale delle religioni, la serie rituale di movimenti il primo dio del mondo.
La gente ha bisogno di immagini, ha bisogno di emozioni, di lirismo. La danza permette di mischiare un piacere estetico, un piacere dinamico e un piacere emozionale.
La stessa corrente di vita che scorre nelle mie vene, notte e giorno scorre per il mondo e danza in ritmica misura. E' la stessa vita che germoglia gioiosa attraverso la polvere negli infiniti fili dell'erba e prorompe in onde tumultuose di foglie e di fiori.
Quando un vecchio danza, di vecchio in lui non ci sono che i capelli; il suo spirito è giovane ancora.