Sciagurati quei tempi in cui i matti guidano i ciechi!— William Shakespeare
Sciagurati quei tempi in cui i matti guidano i ciechi!
Un vero amore non sa parlare.
Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio: d'ogni cosa mi piace che maturi quand'è la sua stagione.
Il silenzio è l'araldo più perfetto della gioia: sarei ben poco felice se fossi capace di dire quanto.
Chi sta in alto è soggetto a molti fulmini, e quando infine cade si sfracella.
Il buon successo di un'arguzia si trova tutto nell'orecchio di colui che l'ascolta, e non nella lingua di colui che la proferisce.
L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine. Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze.
Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità.
Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.
Le grandi epoche della nostra vita si hanno quando noi abbiamo il coraggio di ribattezzare il nostro male come quel che abbiamo di meglio.
Un'epoca non più superstiziosa dicono, ma in compenso ipocondriaca.
Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
La festa prima della fine, l'orchestra che suona e non smette di suonare, mentre il Titanic affonda, è più che l'immagine di un'epoca: è una metafora della storia, della vita stessa, di ciascuno e di tutti.
La nostra epoca, senile e cancerogena, è la deviazione multipla di tutti i grandi propositi, opposti o confluenti, dal cui fallimento è sorta l'era con cui sono falliti.
Ogni epoca abbonda dei propri doni, eppure solo alcune epoche li tramutano in sostanza durevole.