La civiltà è una malattia che è quasi sempre fatale.
La preoccupazione è l'interesse che si paga su un guaio prima che esso arrivi.
Molti pensano di essere attratti da Dio, o dalla Natura, quando sono soltanto rifiutati dagli uomini.
È inutile per la pecora essere a favore del vegetarianismo mentre il lupo continua ad avere un'opinione diversa.
Un uomo può costruirsi un trono di baionette, ma non ci si può sedere sopra.
Ci sono due tipi di sciocchi; gli uni dicono: "Questo è vecchio, quindi è buono", gli altri dicono: "Questo è nuovo, quindi è meglio".
Una civiltà tecnocratica priva dell'apporto sapienziale della religione non sarà mai in grado di produrre e sostenere quell'etica basata sul principio-responsabilità in grado di unire gli uomini tra loro, di cui il nostro tempo ha urgente bisogno.
I comodi sono la sola cosa che può darci la nostra civiltà.
Il compito principale della civiltà, la sua propria ragion d'essere, è di difenderci contro la natura.
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. Di per sé la civiltà non è altro che un sano equilibrio di valori.
La civiltà di una nazione dovrebbe essere misurata in base alla deferenza verso il sesso debole.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
La nostra civiltà è ancora in una fase intermedia: non del tutto bestia, perché non è più interamente guidata dall'istinto; non del tutto umana, perché non è ancora interamente guidata dalla ragione.
La nostra civiltà è un tempio di ciò che non sorvegliato sarebbe chiamato follia, ma è anche il luogo dov'è tenuto sotto sorveglianza.
Con il progredire della civiltà l'uomo si fa sempre più debole.
La civiltà ci ha sottratti alle spade, per farci meglio sentire la paura dei chirurghi.