La medicina è la scienza dell'incertezza e l'arte della probabilità.
Il giovane medico comincia la sua professione prescrivendo venti medicine per ogni malanno, e quello vecchio finisce per prescriverne una sola per venti malanni.
Il desiderio di prendere medicine è forse il tratto caratteristico che distingue l'uomo dagli altri animali.
Di gran lunga il nemico più pericoloso da combattere è l'apatia - l'indifferenza a qualsiasi causa, non per mancanza di conoscenza, ma per noncuranza, causata dall'essere assorbiti in altre finalità, da un disprezzo allevato dall'autocompiacimento.
Appari saggio, non dire nulla e borbotta. Il discorso è stato dato per nascondere il pensiero.
Tutte le scoperte della medicina si possono ricondurre alla breve formula: l'acqua bevuta moderatamente, non è nociva.
Non c'è medicina per quello che ho.
Nella patologia nervosa, un medico che non dice troppe stupidaggini è un malato guarito a metà.
Il digiuno è il primo principio della medicina.
La medicina è un tema universale. Io ho scoperto in prima persona quanto sia importante prendersi cura di sé, rimettere a fuoco se stessi, la malattia è come una sfocatura. Un buon medico permette di ritrovarsi, di parlare con se stessi e con il proprio corpo.
Avere animo eguale è medicina al male.
Non vi è speranza che la scienza medica possa mai diventare una scienza, dato che si basa sull'idea che un oggetto - la malattia - possa essere guarita allorché il farmaco specifico - il rimedio - viene scoperto.
Cercano disperatamente nel medico lo sciamano o il sacerdote; il medico, ottuso, impaurito, si barrica dietro la Tecnica, la Chimica, la Fisica, l'Esperimento, l'Analisi.
La medicina deve trasformarsi nell'arte di vivere.
Il miglior medico è quello che con più abilità sa infondere la speranza.