Più cose facciamo, più cose possiamo fare.
La differenza fra lo scrittore istruito e lo studente istruito consiste in questo, che il primo trascrive ciò che il secondo legge.
Non si fa mai niente per bene finché non si smette di pensare al modo di farlo.
Se desideriamo conoscere la forza del genio umano dobbiamo leggere Shakespeare. Se vogliamo constatare quanto sia insignificante l'istruzione umana possiamo studiare i suoi commentatori.
Gli unici scrittori impeccabili sono quelli che non hanno mai scritto.
Seppure il mondo non servisse a nient'altro, sarebbe un buon soggetto di meditazione.
Ci sono persone che, quanto più si fa per loro, meno fanno per se stesse.
Se fare fosse facile quanto sapere ciò che va fatto, le cappelle sarebbero chiese e le catapecchie dei poveri palazzi principeschi.
Chi prega è santo, ma chi fa, più santo.
Nulla è fatto finché vi rimane qualche cosa da fare.
Sapere che sarà pessima l'opera che mai si farà. Peggiore, tuttavia, sarà quella che non si farà mai.
Fare significa dimostrare che lo sai.
Non fare niente nella vita che ti farà temere che il tuo vicino se ne accorga.
Se non fai, sei colpevole perché non fai; se fai, sei colpevole perché fai, ma non come dovresti.
Non fare niente del tutto è la cosa più difficile del mondo, la più difficile e la più intellettuale.
Ben fatto è meglio che ben detto.