Chi prega è santo, ma chi fa, più santo.
Al rio sottile, di tra vaghe brume, guarda il bove coi grandi occhi: nel piano che fugge, a un mare sempre più lontano migrano l'acque d'un ceruleo fiume.
È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi.
Il dolore è ancor più dolore se tace.
Il mistero, nella vita, è grande, e il meglio che ci sia da fare, è quello di stare stretti più che si possa agli altri, cui il medesimo mistero affanna e spaura.
Tu fai qualcosa e poi arriva qualcun altro e lo fa meglio.
Ben fatto è meglio che ben detto.
A fare le cose a mezzo si perde sempre.
Non fare niente nella vita che ti farà temere che il tuo vicino se ne accorga.
Gli uomini che tentano di fare qualcosa per il mondo sono sempre insopportabili; quando il mondo ha fatto qualcosa per loro, sono deliziosi.
È purtroppo vero, chi vuol figurare nel mondo, conviene che faccia quello che fanno gli altri.
Se non fai, sei colpevole perché non fai; se fai, sei colpevole perché fai, ma non come dovresti.
Non poter fare molto bene non dev'essere una scusa por non fare quel tanto bene che si può.
Quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri si diventa tutti gli altri.
Un uomo fa ciò che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.