Degli uomini cattivi puoi fidarti. Quelli almeno non cambiano.
La fine della saggezza è sognare cose così elevate da perdere il sogno nella ricerca di esse.
Il tempo non è poi questo gran male, dopotutto. Basta usarlo bene, e si può tirare qualsiasi cosa, come un elastico, finché da una parte o dall'altra si spacca, e eccoti lì, con tutta la tragedia e la disperazione ridotta a due nodini fra pollice e indice delle due mani.
La vita non si interessa del bene e del male.
Le donne non sono altro che organi genitali articolati e dotati della facoltà di spendere tutto il denaro che uno possiede.
È meglio essere maschio, perché anche il maschio più miserevole ha una moglie a cui comandare.
Gli uomini preferiscono le stronze. Ma, se non sono proprio idioti o del tutto masochisti, cercano di sposare le altre.
Da un legno così storto com'è quello di cui è fatto l'uomo non si può ricavare nulla di perfettamente dritto.
Ecco gli uomini! Se la prendono con la scarpa quando la colpa è del piede.
Gli uomini diventano cattivi e colpevoli perché parlano e agiscono senza figurarsi l'effetto delle loro parole e delle loro azioni. Sono sonnambuli, non malvagi.
Gli uomini possono diventare ricchi, ma non diventano mai buoni.
Non è vero che gli uomini buoni, quando diventano cattivi, siano cattivissimi. Sono pessimi attori che recitano una parte senza conoscerla.
Per un uomo sposare una donna è farle il migliore dei complimenti e di solito è anche l'ultimo.
L'uomo è peggio delle bestie, che quand'hanno saziata la fame e la foia non conoscono invidia. L'uomo è nemico del prossimo.
Ciò che non rende l'uomo peggiore di quanto sia, non peggiora neppure la sua vita, né gli reca danno esteriore o interiore.