Il bisogno dell'America non è l'eroismo ma la guarigione; non panacee, ma la normalità; non la rivoluzione ma il restauro.
L'eroe è uno che si ribella ? o sembra ribellarsi ? ai fatti della vita, e apparentemente trionfa. Ovviamente può essere solo un evento sporadico, non può essere una condizione permanente.
I veri eroi non sono mai perfetti come le leggende che li circondano.
L'unità di misura del teatro come rappresentazione è l'uomo, e quest'uomo deve poter essere riconosciuto da coloro che siedono nella platea come uno di loro, come un campione, nel bene e nel male, di ciò che essi sono, temono o sperano di essere; un eroe, insomma.
L'eroe vero è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco come tutti.
Gli eroi sono più inclini all'autocitazione che all'autocritica.
Il vero eroismo non riceve ovazioni, non intrattiene nessuno. Nessuno fa la fila per vederlo. Nessuno se ne interessa.
L'autentico eroismo è sicuramente sobrio, privo di drammi. Non è il bisogno di superare gli altri a qualunque costo, ma il bisogno di servire gli altri a qualunque costo.
L'Eroe è la coscienza universale del dovere essere.
Se l'eroismo non contasse sacrificio sarebbe un affare di ordinaria amministrazione.
Gli eroi sono eroi perché il loro comportamento è eroico, non perché vincano o perdano.