La prima regola: non perdere denaro. La seconda: non dimenticare mai la prima.
La borsa, come Nostro Signore, aiuta chi si aiuta. Ma a differenza del Signore, non perdona coloro che non sanno quello che fanno.
Solo quando la marea scende scopri chi stava nuotando nudo.
I guadagni possono essere modellabili come creta quando un ciarlatano guida la società che li dichiara.
C'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.
Ci sono voci più anziane e sagge che possono sempre aiutarti a trovare il giusto sentiero, se solo sei disponibile ad ascoltarle.
Niente arriva a sproposito, se arriva insieme al denaro.
Le persone altruiste danno via il denaro perché sono troppo stupide o troppo pigre per spenderlo bene per se stesse.
Si può vivere infinitamente meglio con pochissimi soldi e un sacco di tempo libero, che non con più soldi e meno tempo. Il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto.
Soldi, non moralità, questo è il principio delle nazioni civilizzate.
La gente ha sempre bisogno di mangiare, di bere e di divertirsi. Perciò si va a colpo sicuro quando si impiega il proprio denaro in ciò che il pubblico ritiene indispensabile.
Nessuno ricorderebbe il Buon Samaritano se avesse avuto solo buone intenzioni. Aveva anche soldi.
Tutto ciò che chiedo è di avere la possibilità di provare che il denaro non può farmi felice.
Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
Con il denaro è andata come con tutto il resto. Da utile mezzo è diventato fine, da servo si è fatto padrone, crediamo di maneggiarlo e invece ci manipola, crediamo di usarlo e invece ci usa, crediamo di muoverlo e invece ci fa muovere, anzi trottare, crediamo di possederlo e invece ci possiede.
Non mi piacciono gli assegni. Ho più l'impressione di comprare se pago con i soldi.