La prima regola: non perdere denaro. La seconda: non dimenticare mai la prima.
Quando voglio prendere una decisione di gruppo mi guardo allo specchio.
La prima regola: non perdere denaro. La seconda : non dimenticare mai la prima.
Bisogna essere pazienti: non si produce un bambino in un mese mettendo incinte nove donne.
Vado a letto felice ogni sera consapevole che dei peli stanno crescendo sul viso di miliardi di maschi e sulle gambe di donne in tutto il mondo mentre dormo. É più divertente che contare le pecore.
I guadagni possono essere modellabili come creta quando un ciarlatano guida la società che li dichiara.
Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.
Il denaro, come oggetto simbolico di potere, riporta al mondo della criminalità, al coltello od alla pistola tenuti sempre, come il portafoglio, in una tasca della giacca.
Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita, scoprirete di quante cose potete fare a meno!
Il denaro abbellisce.
L'elemosina dà solo al donatore l'impressione di fare qualcosa e chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi. Mendicare priva l'uomo della sua dignità, togliendoli l'incentivo a provvedere alle proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo.
Soldi, non moralità, questo è il principio delle nazioni civilizzate.
Il denaro è quello spirito universale, che per lo tutto infondendosi, lo anima e lo muove, ed è virtualmente ogni cosa, lo stromento degli strumenti, che ha la forza d'incantare lo spirito de' più savi e l'impeto de' più feroci.
Nulla può andare male se viene insieme ai soldi.
Chi cede sempre davanti al denaro, non sarà mai uomo giusto.
L'importanza dei soldi deriva essenzialmente dall'essere un legame fra il presente ed il futuro.