Chiara e dolce è l'anima mia, e chiaro e dolce è tutto ciò che non è l'anima mia.— Walt Whitman
Chiara e dolce è l'anima mia, e chiaro e dolce è tutto ciò che non è l'anima mia.
Tra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola.
Nulla dura quanto le qualità personali.
Credo che il lavoro dell'erba non sia da meno di quello delle stelle nel loro cammino.
Se è tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te.
La prova di un poeta è che il suo paese lo assorba con lo stesso affetto con cui lui lo ha assorbito.
Quegli ulivi, nonostante il corpo stravolto, bugnoso, avvitato su se stesso come in preda a contorsioni tremende, conservavano un'eleganza, uno stile e un equilibrio mai riscontrati in nessun altro albero.
I cretini non sono mai eleganti.
Ciò che del santo è perfetto è innanzitutto la sua missione. In un secondo momento anche lui può essere chiamato perfetto, se realizza tale missione nella misura consentita da tutte le sue forze sorrette dalla grazia.
Basta la grazia imprevista di un sorriso intelligente a far volare via gli strati di tedio depositati dai giorni.
La grazia è data da Dio, ma la conoscenza si compra al supermercato.
Dobbiamo solo avere paura di non essere in grazia di Dio, che significa confessarsi, partecipare alla Santa Messa, ricevere la comunione, e in più fare l'adorazione eucaristica e pregare, specialmente con i salmi e il rosario.
La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza.
La poesia è una grazia, una possibilità di staccarsi per un po' dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo.
Un celebre regista, che voleva vedermi nuda a tutti i costi, arrivò a dirmi: "Non aver paura. Se vuoi prima mi spoglio io poi lo fai tu."
La grazia, che è considerata dall'uomo naturale come un dono che viene da un esterno divino, è per l'uomo iniziatico l'accesso alla coscienza del Dio interiore, del proprio essere.