La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
"Che cos'è l'ottimismo" diceva Cacambo ? "Ahime!" disse Candido "è la smania di sostenere che si tutto va bene quando si sta male".
Non si è mai disputato se c'è luce a mezzogiorno.
Le grandi cose sono spesso più facili di quanto si pensi.
Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.
Il divorzio risale probabilmente alla stessa epoca del matrimonio. Ritengo, comunque, che il matrimonio sia più antico di qualche settimana.
Fede e storia non si escludono, ma si integrano e si spiegano a vicenda.
I tempi primitivi sono lirici, i tempi antichi sono epici, i tempi moderni sono drammatici.
I leoni di Traù sono stati distrutti; ma ecco che, distrutti, sono, come non mai, divenuti simbolo vivo e testimonianza certa. Solo uomini arretrati ed incolti possono illudersi che, demolendo le pietre, si cancelli la storia.
L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
Della nostra storia nulla vive se non raccontato (cantato).
Nella storia contano anche i fatti non avvenuti.
La storia è la scienza delle cose che non si ripetono.
I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.
Non ci può essere nessuna storia del passato così come questo veramente accadde. Ci possono essere solo interpretazioni storiche, e nessuna di questa è definitiva, e ogni generazione ha il diritto di crearsi le sue proprie interpretazioni.