Non è un acume superiore quello che fa gli uomini di Stato: è il carattere.
Colui che sostiene la sua follia con il martirio è un fanatico.
Non c'è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.
Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.
Ma nulla è più stimabile di un medico che, dopo aver studiato fin dalla sua giovinezza la natura, conosce le proprietà del corpo umano, le malattie che lo assalgono, i rimedi che gli daranno beneficio, ed esercita la sua arte con cautela, e presta uguale attenzione ai ricchi ed ai poveri.
L'amore è un canovaccio fornito dalla natura e ricamato dall'immaginazione.
Uno statista non può permettersi di essere un moralista.
Lo statista che si lascia prendere dalla guerra non è più un abile politico ma preda di inevitabili ed incontrollabili eventi.
Il cuore di un uomo di Stato dovrebbe essere nella sua testa.
Le condizioni necessarie per formare uno statista: una fermezza di coscienza e di rettitudine a tutta prova, garantita da una vita irreprensibile.
Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.
Un vero statista, quando gli viene a mancare il nemico, se lo deve inventare.
Statista. Uomo politico dopo morto.