I nostri cori a gara Lasciamo delirar Chi sa fervente amar, Solo è felice.
Questi è il rosso di pel, Foscolo detto sì falso che falsò fino sé stesso quando in Ugo cambiò ser Nicoletto. Guarda la borsa se ti vien appresso.
E dove in trono non s'asside il giusto, Colpa divien, che mai non si perdona, Dell'ingegno l'altezza e la virtude; E fortunata è l'ignoranza sola.
Amiam, che i dì son brevi; Un giorno senza amor, È giorno di dolor, Giorno perduto.
E perché dunque dal mio cor costante Così diverso è il tuo? perché le parti Di nemica tu compi, ed io d'amante? Qual natura, qual Dio poté crearti Sotto aspetto si mite alma si dura Che non giunga l'altrui pianto a toccarti!
E gli brillava il viso Come raggio di Sol, che dopo il nembo Ravviva il fiore dal furor battuto D'aquilon tempestoso.
Noi sperimentiamo che le febbri e le altre alterazioni del corpo sono causate da deliri, e coloro che hanno il sangue tenace non immaginano che alterchi, risse, stragi e simili.
Razza: questo è un sentimento, non una realtà. Il 95% è sentimento. L'orgoglio nazionale non ha affatto bisogno dei deliri di razza.
Ho bisogno di un delirio che sia ancora più forte, ma abbia un senso di vita e non di morte.
Fatto che si abbia il male, bisogna farlo tutto quanto. È da pazzi sperare di fermarsi ad un punto qualunque del mostruoso! Il delitto spinto agli estremi ha deliri di gioia.
Spiegami come il lume della notte, come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
Deliri. Sappiamo in che consistono: credersi un membro del Popolo Eletto; o che Gesù è il figlio di Dio, che è morto, ma che poi è stato resuscitato e ora è vivo; o che Freud era uno scienziato e la psicoanalisi è una scienza dell'inconscio; o che l'oro varrà sempre 35 dollari l'oncia.
La danza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi.
Sto seguendo un delirio! Finalmente mi sento a mio agio che per me coincide con il massimo disagio!
Ma che dolce delirio è il loro, allorché si fabbricano mondi senza fine, allorché misurano come con il pollice e con il filo, sole, luna, stelle, sfere.
Soltanto le passioni simulate, i deliri finti hanno qualcosa a che fare con lo spirito, e con il rispetto di noi stessi; i sentimenti sinceri presuppongono una mancanza di riguardo verso di sé.