Gran forza inspira E fierezza il dolor quando lo move Amor tradito.
Torna, o delirio lusinghier deh! torna; Né cosi ratto abbandonarmi. Io dunque Suo sposo! ella mia sposa! Eterno Iddio, Di cui fu dono questo cor che avvampa, Se un tanto ben mi preparavi, io tutti Spesi gl'istanti in adorarti avrei.
Cajo Gracco: Consiglio di nemico è tradimento.
E perché dunque dal mio cor costante Così diverso è il tuo? perché le parti Di nemica tu compi, ed io d'amante? Qual natura, qual Dio poté crearti Sotto aspetto si mite alma si dura Che non giunga l'altrui pianto a toccarti!
Amiam, che i dì son brevi; Un giorno senza amor, È giorno di dolor, Giorno perduto.
Dell'innocente Sangue versato In scellerata guerra Conta il Cielo le stille, e le schernite Lagrime tutte della stanca terra.
Il dolore è così facile da esprimere, eppure così difficile da raccontare.
Facile a disprezzare è ogni dolore: giacché quello che ha intenso il travaglio, ha breve la durata, e quello che nella carne perdura, ha temperato il travaglio.
Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. È l'unico a infliggere dolore per il piacere di farlo.
Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro, pretendeva di essere sentito.
L'attrazione nasce da un dolore profondo, non dalla rivalsa di tante donne di oggi decise a restare giovani.
Per allontanarsi da un dolore sembra necessario ripercorrere gli stessi passi che ci hanno condotto a quel dolore.
Avidamente allargo la mia mano: dammi dolore cibo cotidiano.
Un'ora breve di dolore c'impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia.
Il dolore ti cambia in profondità.
Come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché, ‐ di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.