Dinanzi al genio non si cavilla.— Victor Hugo
Dinanzi al genio non si cavilla.
La prima prova della carità, nel prete, è la povertà.
La commiserazione ha e deve avere la sua curiosità.
Il successo è una cosa piuttosto lurida; la sua falsa somiglianza col merito inganna gli uomini.
Si è tanto abusato dello sguardo, nei romanzi d'amore, che si è finito per non averne più stima; e solo a stento si osa dire, ora, che due esseri si sono amati, perché si sono guardati. Eppure proprio così, e solo così ci si ama; il resto è soltanto il resto, e vien dopo.
La curiosità è una delle forme del coraggio femminile.
Fortunatamente per l'umanità, ogni uomo è solo ciò che è, e solo al genio viene concesso di essere anche qualcun altro.
Il genio è la capacità di vedere dieci cose dove l'uomo comune ne vede una o dove l'uomo di talento ne vede due o tre.
Genio è l'uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
Come si sa, funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent'anni dopo.
Non ho niente da dichiarare, tranne il mio genio.
Il genio ha maggior luce di un altro onest'uomo ma concentra questa luce, mediante una lente di un certo tipo, su un punto focale.
Gli uomini di genio sono raramente (o mai) ragionevoli, per questo raramente felici e raramente esenti da biasimo.
Il genio è nell'anima.
Avere genio significa partecipare all'irrazionalità del cosmo.
Il genio non è altro che la fanciullezza richiamata a comando.