Il tragico è l'elemento costitutivo dell'uomo.
Tramontare è l'inevitabile declinare della luce o è l'inconsapevole sottrarsi della terra alla luce? Cogliere il senso di questa domanda è decidersi per un'attesa o per una scelta.
La filosofia non è un "sapere", ma un "atteggiamento". L'atteggiamento di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive.
La recensione è un genere letterario da abolire perché induce al riassunto, quindi alla chiusura del libro. I libri invece vanno aperti, sfogliati, dissolti nella loro presunta unità, per offrirli a quella domanda che non chiede "che cosa dice il libro?", ma "a che cosa fa pensare questo libro?
Siamo nell'età della tecnica, dove non è possibile vivere se non al prezzo di una completa omologazione al mondo dei prodotti che ci circonda, e da cui dipendiamo come produttori e consumatori.
Con la tecnica gli uomini possono ottenere da sé quello che un tempo chiedevano agli dèi.
In questo mondo ci sono soltanto due tragedie. Una, non ottenere ciò che si desidera; l'altra, ottenerla.
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
A misura che avanziamo nel tragico, il senso del tragico diminuisce.
Tutte le tragedie che si possono immaginare si riassumono in una sola e unica tragedia: il trascorrere del tempo.
Partecipiamo ad una tragedia, una commedia che solo noi siamo in grado di osservare.
La tragedia della vita è ciò che muore dentro un uomo, mentr'egli è ancora vivo.
A questo mondo ci sono due sole tragedie: una è non ottenere quello che si vuole, l'altra è ottenerlo. La seconda è molto peggiore; la seconda sì è una vera tragedia!
Vi è qualcosa di infinitamente meschino nelle tragedie degli altri.
Il mondo rise sempre delle sue tragedie, perché non vi era altro mezzo per sopportarle. Di conseguenza, quelle questioni che il mondo ha trattato seriamente, appartengono al lato comico della vita.
Ci sono due tragedie nella vita. Una è perdere ciò che è il più caro desiderio del nostro cuore; l'altra è ottenerlo.