A misura che avanziamo nel tragico, il senso del tragico diminuisce.
I turisti sono ombre.
Un uomo che viene lodato è un uomo che viene messo in catene.
La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX che carnivorizzò l'Europa. Cibarsi di pezzi di animali macellati è un'anomalia, fuori della dieta vegetariana non c'è giovinezza vera. La carne è per lo più un'angosciata abitudine dei vecchi.
Se si sappia vivere da vinti, lo si è un po' meno.
Allo stomaco rovinato corrisponde cervello guasto.
Ci sono due tragedie nella vita. Una è perdere ciò che è il più caro desiderio del nostro cuore; l'altra è ottenerlo.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
Tutte le tragedie che si possono immaginare si riassumono in una sola e unica tragedia: il trascorrere del tempo.
A questo mondo ci sono due sole tragedie: una è non ottenere quello che si vuole, l'altra è ottenerlo. La seconda è molto peggiore; la seconda sì è una vera tragedia!
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
Partecipiamo ad una tragedia, una commedia che solo noi siamo in grado di osservare.
Il tragico è l'elemento costitutivo dell'uomo.
Il mondo rise sempre delle sue tragedie, perché non vi era altro mezzo per sopportarle. Di conseguenza, quelle questioni che il mondo ha trattato seriamente, appartengono al lato comico della vita.
Ogni donna diventa come sua madre. Questa è la sua tragedia. Nessun uomo diventa come sua madre. Questa è la sua tragedia.
Vi è qualcosa di infinitamente meschino nelle tragedie degli altri.