Quello che ci piace negli amici è la considerazione che hanno di noi.
Molti divorzi nascono di un'incomprensione. Come molti matrimoni.
Il vero amico è quello al quale non si ha niente da dire. Soddisfa nello stesso tempo la nostra selvatichezza e la nostra socievolezza.
Due cose mi sorprendono: l'intelligenza delle bestie e la bestialità degli uomini.
Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori.
La fedeltà, quando sostiene gli amici che la fortuna schiaccia, è lodata, ma paga una pena.
Quello che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l'incanto è un sentimento che manca all'amore: la sicurezza.
Pochi nomi ci restano d'amici illustri, perché l'amicizia vera non fa pompa di sé.
Gli amici non vivono semplicemente in armonia, come alcuni dicono, ma in melodia.
Non ci può essere vera amicizia tra quelli che non hanno prima fede negli stessi valori.
Affinché l'amicizia fosse possibile, sarebbe necessario che gli amici avessero un'unica volontà, e che essa fosse sempre la medesima.
Ho sempre avuto il sospetto che l'amicizia venga sopravvalutata. Come gli studi universitari, la morte o avere il cazzo lungo.
L'amicizia è fatta di lealtà, non di passiva fedeltà.
E tutti vivono, non grazie alla sollecitudine che hanno per se stessi, ma grazie all'amore che gli altri nutrono per loro.
Non si resta sposati per trentanove anni per sesso o amore, ma perché il tuo partner ti è autenticamente amico.