L'ottimismo è il profumo della vita.
Un vecchio che visse solo in un villaggio abbandonato, visto che ero in pena per lui, mi ha gridato: "Ricordati che la solitudine tiene compagnia".
Chi si innamora si innamora di se stesso, chi si uccide uccide un altro.
Spesso l'orizzonte è alle nostre spalle.
Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande.
L'ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
Tutto quello che il mio ottimismo in relazione al presente può dare per il futuro è speranza.
Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?
Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Non ci si inganna che per ottimismo.
Non dico che gli ottimisti siano sempre fatui, ma i fatui sono sempre ottimisti.
L'ottimismo con cui possiamo guardare alla vicenda umana è l'ottimismo della redenzione, cioè della croce e della resurrezione.
Diffidate degli ottimisti, sono la claque di Dio.
L'ottimismo è come l'ossido di carbonio: uccide lasciando sui cadaveri un'impronta di rosa.
L'ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili. Il pessimista teme che sia vero.