Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.— Tito Livio
Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.
Pochissimo deve fidarsi l'uomo quando è giunto al sommo di ogni fortuna.
L'animo umano è fin troppo pronto a scusare le proprie colpe.
E non è solo il successo che insegna ‐ il successo è il maestro degli stolti ‐ ma anche la strategia razionale.
Le lotte fra le fazioni furono sempre e saranno per i popoli di maggior danno, che non le guerre esterne, che non la fame, le epidemie.
Nessuna lealtà è dovuta ad un traditore.
La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.
La guerra non è un gioco da salotto in cui tutti rispettano le regole. Quando ci sono in ballo la vita e la morte, le regole e gli obblighi vanno a farsi benedire. Qui soltanto il ripudio totale della guerra può essere utile.
Quanto più siamo forti, tanto meno probabile è la guerra.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.
Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.
Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine.
Questa guerra non la si può fare che così. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi.
Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
Da quando è stata approntata la prima bomba atomica nessun tentativo è stato fatto per rendere il mondo più sicuro dalla guerra, mentre molto è stato fatto per aumentare la capacità distruttrice della guerra stessa.