Il mio paese è il mondo, e la mia religione è agire bene.— Thomas Paine
Il mio paese è il mondo, e la mia religione è agire bene.
Tutte le chiese istituzionali nazionali, che siano ebraiche, cristiane o turche, mi sembrano null'altro che invenzioni umane, costituite per terrorizzare e asservire il genere umano e monopolizzare il potere e il profitto.
La società in qualunque stato è una gioia, ma il governo, anche nel suo stato migliore, non è che un male necessario; nel suo stato peggiore, un male intollerabile.
Quanto più perfetta è la civiltà, tanto meno occasioni offre alla formazione di un governo, perché tanto più regola da sé i suoi affari e si governa da sola.
L'uomo non è entrato in società per diventare peggiore di quanto fosse prima né per avere meno diritti, ma per avere quei diritti meglio garantiti.
Colui che non osa offendere non può essere onesto.
Il mondo non vuole salvezza, vuole un salvatore: l'intermediare è il suo bisogno più specifico.
Il mondo è alcune tenere imprecisioni.
Il mondo è popolato per la maggior parte da gente che non dovrebbe esistere.
Il mondo è come un contadino ubriaco. Non fai in tempo ad aiutarlo a montare in sella da una parte che subito cade dall'altra.
Al mondo non c'è nulla di stabile, il tumulto è la vostra sola musica.
Il mondo è simile alle donne: con verecondia e con riserbo da lui non si ottiene nulla.
Si dice che il mondo sia fatto dal niente. Molto probabilmente è fatto dalla merda.
L'usanza comune a molti letterati di disprezzare il mondo moderno è una maniera dissimulata di presumersi degni di un altro migliore.
Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l'una regna e l'altra comanda.
Questo mondo è il regno del caso e dell'errore.