Il governo è un ostacolo alla naturale propensione alla società.
La società è in ogni suo stato, una benedizione, ma il governo, anche nel suo stato migliore, è soltanto un male necessario; e nel peggiore un male intollerabile.
Tutte le chiese istituzionali nazionali, che siano ebraiche, cristiane o turche, mi sembrano null'altro che invenzioni umane, costituite per terrorizzare e asservire il genere umano e monopolizzare il potere e il profitto.
La società in qualunque stato è una gioia, ma il governo, anche nel suo stato migliore, non è che un male necessario; nel suo stato peggiore, un male intollerabile.
Una cosa moderatamente buona non è tanto buona quanto dovrebbe.
La società è creata dai nostri bisogni; lo Stato dalla nostra cattiveria.
Un patriota deve essere sempre pronto a difendere il suo paese contro il suo governo.
Il Congresso approverà una legge che limita i commenti pubblici su Internet degli individui che hanno trascorso un minimo di un'ora navigando mentre in effetti svolgevano un compito specifico.
Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014.
Questa amministrazione ha infranto la fiducia del popolo americano. Essi hanno dilapidato l'immensa buona volontà elargita dalle altre nazioni.
Grazie alla libertà di espressione è oggi possibile dire che un governante è una persona inutile di cui non ci importa nulla. Al governante lo stesso.
Credo che il governo sia il servo del popolo e non il suo padrone.
Per un paese, avere grandi scrittori è come avere un altro governo. Questo è il motivo per il quale nessun governo ha mai amato i grandi scrittori, ma solo quelli minori.
Berlusconi cannibalizza Fini e Casini. Se lo meritano perché non hanno fatto nulla per distinguersi nei momenti delle peggiori porcate del governo.
E che serve all'Italia d'aver dei bei porti e delle terre ubertose, quando i suoi governi ad altro non pensano che a far dei soldi per pascere le classi privilegiate, ed obbligar colla forza, coll'astuzia e col tradimento alla miseria ed al disonore le classi laboriose?
Il governo viene inteso, non come un comitato di cittadini scelti per portare avanti gli affari comuni dell'intera popolazione, ma come una corporazione separata ed autonoma, dedicata principalmente allo sfruttamento della popolazione a beneficio dei suoi stessi membri.