Lo scrittore è un uomo che più di chiunque altro ha difficoltà a scrivere.
Quando un pensiero ti domina lo ritrovi espresso dappertutto, lo annusi perfino nel vento.
La tolleranza diventa un crimine quando si applica al male.
La vera passione esiste esiste soltanto nell'ambiguità e come ironia.
Alla lunga una verità che ferisce è meglio di una bugia di comodo.
Io porto in me il germe, lo spunto, la possibilità di tutte le capacità e di tutte le attività.
Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.
Il solo ingegno non può fare uno scrittore. Vi dev'essere un uomo dietro il libro.
Gli scrittori sono come i denti, si dividono in incisivi e molari.
Lo scrittore di mezza taglia piaggia e seconda il pubblico; lo scrittore grande lo scrolla e se lo trascina dietro.
Molti scrittori scrivono libri che loro stessi non leggerebbero mai.
Tentiamo una definizione: lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura.
Ogni popolo brandisce il suo scrittore o i suoi scrittori come cannoni.
Agli scrittori piace soltanto la puzza dei propri stronzi.
Un buon scrittore non precisa mai.
Lo scrittore deve adescare, non deve raccontare niente, non ha nessun compito di trasmettere verità.