La bellezza ci può trafiggere come un dolore.
La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.
Il mito è il fondamento della vita, lo schema senza tempo, la formula secondo cui la vita si esprime quando fugge al di fuori dell'inconscio.
Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti.
Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore.
Alla passione, come al delitto, non si addicono l'ordine stabilito e il benessere di tutti i giorni, anzi, al contrario, ogni allentamento dei legami civili, ogni turbamento e calamità del mondo sono i benvenuti, poiché vi intravedono possibilità di vantaggio.
Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
Viviamo sotto strati di dolore, uno soggiacente all'altro e che per la presenza di quest'altro non viene percepito, ma che è pronto a far sentire la sua punta non appena quest'altro scompare.
Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore.
È questo il problema del dolore. Esige di essere sentito.
Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci.
Se lo scopo prossimo e immediato della nostra vita non è il dolore, allora la nostra esistenza è la cosa più contraria allo scopo del mondo.
Se due dolori scoppiano contemporaneamente in due punti diversi, il più violento soffoca l'altro.
Spesso il piacere è un ospite passeggero; ma il dolore Ci avvinghia crudelmente.
Il dolore ti cambia in profondità.