La ricerca della felicità per gli animali è limitata alla sopravvivenza e alla gratificazione dei sensi; gli esseri umani hanno la capacità di sperimentare la felicità a un livello profondo che, raggiunto, può sommergere l'esperienza dell'infelicità.
— Tenzin Gyatso
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La nostra interpretazione
L'aforisma proposto evidenzia la differenza fondamentale tra l'esistenza degli animali e quella dei esseri umani in termini di ricerca della felicità. Mentre gli animali sono limitati alla sopravvivenza fisica ed alle gratificazioni sensoriali, il testo suggerisce che i membri dell'umanità possiedono la capacità unica di esplorare e sperimentare la felicità a livelli profondamente interiori. Questa prospettiva implica non solo l'esistenza di una dimensione spirituale o emotivamente ricca nell’esperienza umana, ma anche che questa dimensione può essere tanto intensa da sovrastare eventualmente le condizioni negative della vita quotidiana. In questo modo, il testo invita a riflettere sulla natura e sulle possibilità dell'umanità di trascendere i limiti fisici per raggiungere stati d'animo che superano l’infelicità.