Dentro ciascuno di noi c'è una lotta costante tra ciò che vogliamo e quello che dobbiamo fare.
Coloro che affrontano i problemi con atteggiamento intollerante non sono adatti alla lotta.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Non c'è bisogno di stare in un ring di pugilato per essere un grande combattente. Finché si resterà fedeli a se stessi, si avrà successo nella propria lotta, per quello in cui si crede.
Lo scioperante è un lavoratore che ha preso coscienza della sua condizione di sfruttato e deliberatamente affronta la lotta e sacrifici sempre maggiori, onde rivendicare i suoi diritti.
Un pugno è sarcasmo diventato stupido.
Ma questo è il mio consiglio, amici miei, diffidate tutti quelli in cui l'impulso di punire è potente.
La vita è prova, combattimento, milizia dei forti. La gioia è frutto di una lotta continua, di una riconquista di se stessi momento per momento.
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.
È necessario che il popolo combatta per la sua legge come per le sue mura.
Dalle mie parti c'è un codice: combatti per chi combatte accanto a te!