Non ci consoliamo dei dolori, ce ne distraiamo.
Ho ricordato, lo confesso, i versi di Montesquieu sul piacere di lasciare Genova e il famoso proverbio italiano: "Mare senza pesci, donne senza bellezza, ecc. ecc...".
Maometto fu un puritano, volle proscrivere i piaceri che non fanno male a nessuno; ha ucciso l'amore nei paesi che hanno ammesso l'islamismo; è per questo che la sua religione è sempre stata meno praticata nell'Arabia, sua culla, che in tutti gli altri paesi maomettani.
Per uno snob una duchessa non ha mai più di trent'anni.
No, le persone che il mondo onora non sono che delle canaglie che hanno avuto la fortuna di non essere colte in flagrante.
Una persona intelligente deve dedicarsi ad acquisire quel che è strettamente necessario, per non dipendere da nessuno; ma se, raggiunta questa sicurezza, perde tempo per aumentare la sua ricchezza, è un poveraccio.
Il dolore? In qualunque forma ci tocchi incontrarlo - non fa veramente parte dell'esistenza umana.
È sincero il dolore di chi piange in segreto.
Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.
Probabilmente dovreste togliere strati sopra strati di dolore per vedere perché ogni cosa che vedo è cosi malata.
Quanto dolore c'è nella vita, è vero, ma quanta vita c'è nel dolore?
Non esistendo dolore, sua nascita e suo arresto, non può logicamente esistere neppure il cammino, il quale consiste nell'arresto del dolore.
Il dolore, in natura, è il più potente degli afrodisiaci.
La felicità raduna, il dolore riunisce.
È cattiva la gente che non ha provato il dolore. Perché quando si prova il dolore, non si può più voler male a nessuno.
Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.