Un uomo saggio crea più occasioni di quante ne trova.
Le università inclinano i saggi al sofismo e all'affettazione.
La peggior solitudine è essere privi di un'amicizia sincera.
La rabbia rende arguti anche gli uomini ottusi, ma li conserva poveri.
Se la montagna non andrà da Maometto, Maometto andrà alla montagna.
Ci sono cattivi esploratori che pensano che non ci siano terre dove approdare solo perché non riescono a vedere altro che mare attorno a sé.
Il saggio si comporterà senza volerlo in modo affabile con gli altri uomini, come un principe, e nonostante ogni diversità di ingegno, di classe e di costumi, facilmente li tratterà come uguali: cosa per cui, non appena essa sarà notata, gliene si vorrà.
Senza coraggio, la saggezza non porta frutti.
La saggezza della gente non innamorata a cui pare che un uomo di spirito dovrebbe essere infelice solo per una persona che lo meriti; pressappoco è come stupirsi che uno si degni di ammalarsi di colera a causa di un essere così piccolo come il bacillo.
Il saggio non può perdere nulla; tutto ha riposto in sé, non affida nulla alla fortuna, ha i suoi beni al sicuro, appagato della virtù.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Se saprai tacere, saprai parlare. Il silenzio del savio è un gran libro chiuso.
L'uomo savio quando è vilipeso non si adira e quando è lodato non si lieva in superbia.
L'acqua incanalano i fontanieri, gli armaioli piegano i dardi, piegano il legno i falegnami, piegano se stessi i Saggi.
Ci vuole un uomo saggio per gestire una bugia; uno sciocco farebbe meglio a rimanere onesto.
Non c'è mai stato un uomo così coraggioso che non si sia qualche volta trasformato, in tutto in parte, in codardo; o così saggio che non fosse, preso da capo a piedi, anche sciocco, se sapevi dove andare a guardare; o così buono che nulla di lui fosse spregevole.