Un uomo saggio crea più occasioni di quante ne trova.
Il denaro è come il letame che non serve se non è sparso.
L'amicizia raddoppia le gioie e divide le angosce.
Un uomo che medita la vendetta mantiene fresche le sue ferite.
Di certo, nel vendicarsi, un uomo è soltanto pari al suo nemico, ma ignorandolo gli è superiore poiché perdonare è da principe.
Un po' di filosofia porta la mente degli uomini all'ateismo, ma molta filosofia riporta le menti degli uomini verso la religione.
Chi serve con saggezza ha in pugno una parte del potere.
La ricchezza è di molti, la saggezza di pochi.
Il saggio pospone se stesso, ma è sempre davanti; esclude se stesso, ma si tiene lontano dai pericoli. Non è forse perché è senza fini personali che può realizzare i propri fini?
Non c'è denaro impiegato più vantaggiosamente di quello che ci siamo fatti portar via con l'inganno: in cambio acquistiamo, in contanti, saggezza.
La saggezza è il navigare indenni in mezzo alle sirene, riconoscere le illusioni per quello che sono.
Si può essere saggio solo alla condizione di vivere in un mondo di stolti.
I saggi dovrebbero essere come forzieri dal doppio fondo che, se qualcuno ci guarda dentro, quando sono aperti, non vede mai tutto quello che contengono.
Tutti siamo capaci di inventare il futuro, ma solo chi è saggio può creare il (proprio) passato.
Se per caso una donna vuole passare per saggia, ottiene solo di essere due volte folle.
Tieniti i sogni: i saggi non ne hanno di così belli come i pazzi!