Ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
Ogni storia è una storia infinita.
Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo.
Una Storia può essere nuova eppure raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei.
Come voi avete occhi per vedere la luce, e orecchie per sentire i suoni, così avete un cuore per percepire il tempo. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto, come i colori dell'arcobaleno per un cieco o il canto dell'usignolo per un sordo.
Chi vive contento di niente possiede ogni cosa.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
Il mistero dell'esistenza umana non consiste nel rimanere vivi, ma nel trovare una ragione per vivere.
Si vive sempre troppo.
Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.
Vivere è come amare: tutte le ragioni sono contro, tutti i sani istinti sono a favore.
Non stai vivendo se non sai di vivere.
Sforziamoci di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino ne sia addolorato.
Spesso il vivere bene consiste proprio nel non vivere a lungo.
Vivere da cicala e trovarsi un marito formica che lavori per te.