Preferiamo un inferno reale che un paradiso immaginario.
Finché un essere umano non è stato conquistato da Dio, non può avere fede, ma solo una semplice credenza.
Se non ci fosse, a questo mondo, l'infelicità, ci potremmo credere in paradiso.
L'attenzione assolutamente pura è preghiera.
L'algebra e il denaro sono essenzialmente livellatori; la prima intellettualmente, l'altro effettivamente.
Ogni dolore che non distacca è dolore perduto.
Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.
Bene è ribadire l'oggettività del reale, in un secolo di pirandellismi, altrimenti si finisce male... Gli oggetti sono, grazie a Dio.
Nel reale si rischia di soffocare, nell'irreale di perdersi.
Pare un assurdo, eppure è esattamente vero, che, tutto il reale essendo un nulla, non v'è altro di reale né altro di sostanza al mondo che le illusioni.
Il reale è sempre al suo posto.
Ignoro dove finisca l'artificiale e inizi il reale.