Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità.
La sofferenza che la nevrosi comporta è proprio ciò che rende preziosa la malattia per la tendenza masochistica.
Scegliendosi un ideale sessuale di tipo narcisistico che possiede le prerogative che egli sa di non poter raggiungere, il nevrotico cerca così una strada che a partire dallo sperpero libidico applicato agli oggetti, lo riporti al narcisismo.
Nella vita psichica del singolo l'altro è regolarmente presente come modello, come oggetto, come soccorritore, come nemico, e pertanto, in quest'accezione più ampia ma indiscutibilmente legittima, la psicologia individuale è anche, fin dall'inizio, psicologia sociale.
Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un'autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall'oppressione che essa esercita.
Non è sempre facile dire la verità, specialmente quando si deve essere brevi.
Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
Accettare la civiltà quale essa è significa praticamente accettare la decadenza.
La razza umana finirà per eccesso di civiltà.
La civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo; ed essere bene educati vuol dire appunto esser commedianti.
Il grado di civiltà di una nazione è misurato dal suo disprezzo per le necessità dell'esistenza.
Ogni civiltà è diventata di quando in quando una crosta sottile su un vulcano di rivoluzione.
La nostra civiltà è un tempio di ciò che non sorvegliato sarebbe chiamato follia, ma è anche il luogo dov'è tenuto sotto sorveglianza.
La civiltà di una nazione dovrebbe essere misurata in base alla deferenza verso il sesso debole.
La civiltà è un progresso da una omogeneità indefinita e incoerente verso una eterogeneità definita e coerente.