Non è sempre facile dire la verità, specialmente quando si deve essere brevi.
È rimarchevole il fatto che l'uomo, quanto più limita la propria aggressività verso l'esterno, tanto più diventa rigoroso, ossia aggressivo, nel proprio ideale dell'Io.
La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo.
La teoria della bisessualità è stata definita nella sua forma più cruda da un apologista degli invertiti maschili: "un cervello di donna in un corpo di uomo". Ma noi non sappiamo che cosa caratterizzi "un cervello di donna".
Se si esige che tutto ciò che accade nella psiche debba per forza esser noto alla coscienza, si avanza in effetti una pretesa insostenibile.
La sofferenza che la nevrosi comporta è proprio ciò che rende preziosa la malattia per la tendenza masochistica.
Ci vogliono due persone per dire la verità: una che parli e un'altra che ascolti.
Quanto più astratta è la verità che tu vuoi insegnare, tanto più devi sedurre anche i sensi a essa.
La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.
La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.
Non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia... datemi solo la Verità.
La verità non ha una sua via. La verità è viva e perciò mutevole.
La verità è qualche cosa che non si nasconde.
La verità è tradizione, non è la verità.
La verità non ha ora, è di tutti i momenti, specialmente dei momenti in cui ci sembra inopportuna.
La scienza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa.