La verità storica è una favola convenzionale.
Vi è nulla che tanto invilisca una nazione quanto il dispotismo religioso.
Bisogna saper perdonare e non rimanere in un atteggiamento ostile, offensivo per il vicino e per noi stessi. Bisogna conoscere le debolezze umane, piegarvisi anziché combatterle.
A fare le cose a mezzo si perde sempre.
Ho avuto bisogno di credere e ho creduto; ma la mia fede si è trovata inceppata da quando ho cominciato a ragionare; e questo mi è accaduto assai presto, a tredici anni.
Dal sublime al ridicolo c'è soltanto un passo.
La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.
La verità è sempre rivoluzionaria.
La verità e la non-violenza sono antiche come le montagne.
La verità è una giovinetta tanto bella quanto pudica e perciò va sempre avvolta nel suo mantello.
L'incanto della natura, il mistero affascinante che l'avvolge sono forse l'unica chiave di cui disponiamo per cercare di aprire la porta che ci separa dalla verità.
Il solo fondamento della verità è la possibilità di negarla.
Ci sono due tipi di verità: le verità semplici, dove gli opposti sono chiaramente assurdi, e le verità profonde, riconoscibili dal fatto che l'opposto è a sua volta una profonda verità.
È il solito destino delle verità nuove, cominciare come eresie e finire come superstizioni.
La verità è come il sole: fa veder tutto, ma non si lascia guardare.
Finché tu credi alla verità, tu non credi a te stesso e sei un servo, un uomo religioso. Tu solo sei la verità o, piuttosto, tu sei più della verità, la quale senza di te non è proprio niente.