I soldati sono cittadini di una grigia terra di morte.
Non chiedo oro per me, non voglio compensi da voi; non come mercanti di guerra, ma come guerrieri, col ferro non con l'oro decideremo della nostra vita e della vostra.
I soldati non si espongono alla morte, sono mandati al massacro.
Il soldato che si rifiuta di servire in una guerra ingiusta è applaudito da coloro che non si rifiutano di appoggiare il governo ingiusto che conduce quella stessa guerra.
Alla fine è sempre un plotone di soldati a salvare la civiltà.
Se solo risalissimo al Medioevo, quando ogni soldato era ritenuto "disonesto", pressapoco - e a ragione: il «nemico» non gli ha mai fatto nulla! Come 'na specie di boia, e ogni cittadino rispettabile si allontanava da lui.
Se un soldato non può che vincere, non è un buon soldato, è un buon macellaio.
Si vede chiaramente dalla guerra in corso che razza di animale sia un soldato. Si lascia utilizzare per instaurare la libertà, per opprimerla, per rovesciare i re, per mantenerli sul trono.
Il povero soldato fu condannato a morte lontan dalla consorte, vicino al colonnel...
I generali ordinano ai loro soldati di uccidere e di combattere per una causa che hanno da tempo dimenticato.
Il destino di noi soldati è quello di uccidere uomini che sono già tutti condannati a morte dalla natura. Non è pazzesco?