Siate felici. È un modo di essere saggi.
Il vero viaggiatore è colui che va a piedi, e anche in quel caso, sta seduto per molto tempo.
La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.
È una cosa profittevole, se uno è saggio, sembrare folle.
La storia ci presenta persone ben più sagge di Cristo; citerò soltanto Buddha e Socrate, che, sotto questo aspetto, mi appaiono molto superiori.
San Francesco mortificava il corpo e lo chiamava frate asino. Dimenticava che questo frate ha gran voce in capitolo e lo si ascolta talvolta più che non le voci della saggezza.
Se tutte le persone fossero sagge e buone, non succederebbe niente e la terra sembrerebbe inabitabile.
Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante.
L'uomo saggio rigetta l'eccesso, rigetta la prodigalità, rigetta la grandezza.
L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido!
Si racconta che il dolore ci rende saggi.
Attento fra i distratti, ben sveglio tra i dormienti, il saggio distanzia gli altri come un veloce cavallo da corsa un ronzino.