Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, e tu sei lontana, lontana da me.
Sono 53 anni che mi guadagno il pane cantando, ma confesso di essere stanco. Mi piacerebbe andare in pensione e, magari trasferirmi in Brasile, con il mio pappagallo che vive con me da 37 anni.
Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso.
L'essere lontano mi faceva sentire a casa.
La lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande.
Ciò che porta alla soluzione di un problema psicologico non è la ricerca delle cause né l'interpretazione delle conseguenze, ma l'interruzione del legame che unisce le cause e le conseguenze in un circolo vizioso che rende sempre attuale il passato, nel presente e nel futuro.
La lontananza sai, è come il vento spegne i fuochi piccoli, ma accende quelli grandi... quelli grandi.
Non cancelleranno l'amore, né le liti, né le distanze. È pensato, provato, riprovato. Innalzando solennemente i versi come le dita, lo giuro: amo di un amore immutabile e fedele.
Ma come, Amore? Mi sei stato lontano così poco e non sai più baciare?
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
L'amore è come il fuoco: senz'alimento si spegne.
Stare un minuto, un solo minuto, lontano da te, mi costa molto e starci una giornata intera ha per me un prezzo altissimo.