La frase di Lucio Anneo Seneca sottolinea la necessità di avere un obiettivo nella propria esistenza. L'assenza di una meta, secondo l'autore antico, conduce a uno stato di vagabondaggio che può essere interpretato sia come letterale quanto figurativo: non solo si tratta fisicamente senza direzione o scopo, ma anche in un senso più astratto, privandosi della guida morale e intellettuale necessaria per una vita piena. Queste parole invitano a considerare la struttura interna che dà significato alle nostre azioni quotidiane ed estende l'importanza di stabilire obiettivi chiari non solo come un mezzo per raggiungere il successo, ma anche come una condizione essenziale per vivere con coerenza e direzione. In questo modo, Seneca promuove la riflessione sulla natura della vita stessa e suggerisce che senza uno scopo ben definito essa rischia di diventare vuota e priva di significato.