Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace.
Io sono un uomo e non considero nulla che sia umano estraneo a me.
Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi?
Il delitto coronato da successo prende il nome di virtù.
Imparare la virtù significa disimparare i vizi.
I popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo.
Non ho mai imparato di più che in quelle lunghe giornate, forse per un testimone in apparenza vuote, e in cui osservavo il mio cuore novizio come un arricchito osserva i propri gesti a tavola.
Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non impara, è in pericolo.
Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto.
Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto.
Per imparare certe cose bisogna saperne disimparare certe altre.
Gli analfabeti del XXI secolo non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non saranno in grado di imparare, disimparare e reimparare.
Chi non ha le ali necessarie quando nasce non gli crescono mai più. Chi non sa per natura piombare a tempo debito sulla preda non lo imparerà giammai e inutilmente starà a guardare come fanno gli altri, non lo saprà imitare.
Imparare significa scoprire quello che già sai.
Chi trascura di imparare in giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro.