L'esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante.
L'amore non può coesistere col timore.
Tutto ciò che oltrepassa la misura è in equilibrio instabile.
Mi chiedi qual è stato il mio più grande progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso.
L'ira sfrenata genera pazzia.
Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
Oggi siamo tutti presi dalla preoccupazione di vivere e in questa corsa con il tempo spesso dimentichiamo il piacere di esistere.
Tutto ciò che esiste, forse esiste perché esiste un'altra cosa. Nulla è, tutto coesiste: forse è proprio così.
Essendoci il nulla all'ingresso e all'uscita della nostra vita, insopprimibile sorge la domanda che chiede il senso del nostro esistere.
Le prime apparizioni che fa nella nostra esistenza un essere destinato a incontrare più tardi il nostro favore assumono retrospettivamente ai nostri occhi un valore di avvertimento, di presagio.
Ho avuto un'esistenza strampalata e disordinata, in buona parte terribile, assolutamente ingrata. Ma credo che sia il modo in cui mi sono trascinato in mezzo alla merda a fare la differenza.
Emozioni, il fiato corto e il cuore che batte a mille sono il vero significato dell'esistenza.
A quanto possiamo discernere, l'unico scopo dell'esistenza umana è di accendere una luce nell'oscurità del mero essere.
La nostra esistenza è un segreto che sta nel breve attimo in cui l'occhio si apre al mondo e si chiude sull'eternità.
L'esistenza è piuttosto una maledizione che un bene.