L'esistenza è piuttosto una maledizione che un bene.
In guerra le considerazioni morali contano per i tre quarti, il rapporto delle forze reali solo per l'altro quarto.
Il regime della Chiesa non è punto arbitrario; essa ha canoni e leggi che il Papa deve osservare.
Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione.
Nulla è fatto finché vi rimane qualche cosa da fare.
Chi si abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
Incomprensibile che Dio esista e incomprensibile che non esista; che l'anima esista con il corpo, che non abbiamo anima; che il mondo sia creato, che non lo sia.
Il perpetuarsi dell'esistenza dell'uomo non è che una prova della sua lussuria.
Non rinviamo niente: chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. Il difetto maggiore dell'esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte.
Per quanto essenziali possano essere i doni dell'esistenza, non riusciranno mai ad eguagliare il sorriso di un bambino, la gratitudine di chi non ti ha dimenticato, l'amicizia delle persone buone e la vicinanza di qualcuno che ti ami veramente.
Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi.
L'esistenza può essere maggiore senza che lo sia la vita.
Oggi siamo tutti presi dalla preoccupazione di vivere e in questa corsa con il tempo spesso dimentichiamo il piacere di esistere.
L'effimero è l'appassionata e fragile misura della nostra esistenza.
L'uomo non esiste veramente che nella lotta contro i propri limiti.
Essendoci il nulla all'ingresso e all'uscita della nostra vita, insopprimibile sorge la domanda che chiede il senso del nostro esistere.