È cosa egregia imparare a morire.
Ogni tipo di ambizione ha questo grave difetto: non guarda indietro.
Con un amico decidi tranquillamente di tutto, ma prima decidi se è un amico: una volta che hai fatto amicizia, ti devi fidare; prima, però, devi decidere se è vera amicizia.
Abbastanza lunga è la vita e data con larghezza per la realizzazione delle cose più grandi, se fosse tutta messa bene a frutto.
Non c'è vizio che non possa trovar difesa.
È grande chi sa essere povero nella ricchezza.
L'orrendo della morte è il suo cerimoniale. Quanto più bello sarebbe andarsene al cimitero da soli, a piedi.
Due cose belle ha il mondo: amore e morte.
Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
La morte viene silenziosa come un alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce.
Si dovrebbe, per amore della vita - volere una morte diversa, libera, consapevole, senza accidenti, senza incidenti...
Chi ben condusse sua vita male sopporterà sua morte.
Molte persone muoiono a venticinque anni e non vengono sepolti fino a quando non ne hanno settantacinque.
È tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte.
L'anima non dimora, qual massa indipendente, nel corpo come in un carcere, da cui sarebbe liberata dalla morte. L'anima è l'uomo nella sua totalità. L'uomo non ha un'anima, egli è un'anima.
Darei la vita per non morire.