Sono più quelli che muoiono nella fuga che non quelli che muoiono combattendo.
Chi non ha una propria dimora non si sente un essere umano.
Finché il povero ha una casa, ha l'impressione di valere come tutti gli altri.
Non c'è nulla di più gravoso che starsene fermi e inattivi quando si sentono raccontare terribili disgrazie altrui.
Un uomo che ha una venerazione per la vita non si limita a dire le sue preghiere. Egli si getterà nella battaglia per conservare la vita, se non altro perché lui stesso è un'estensione della vita che lo circonda.
L'essere umano davvero liberato non è sempre in lotta verso qualcosa, ma più spesso è in lotta per qualcosa o qualcuno.
Julie non aveva scampo. Avrebbe attirato l'ira di tutte le geishe del Giappone e che presto, molto presto, una di loro l'avrebbe certamente sfidata a duello.
La vita è prova, combattimento, milizia dei forti. La gioia è frutto di una lotta continua, di una riconquista di se stessi momento per momento.
Gli uomini che combattono nei film hanno uno stile tutto loro. Harrison Ford era pazzesco con la frusta, mentre Bruce Lee era un artista tale che non potevi togliergli gli occhi di dosso.
Non gli ho dato un pugno perché è gay! Gli ho dato un pugno... Ma è venuto fuori dopo che era gay!
Il dibattito è uno sport violento, una lotta. Ma le vostre armi sono le parole.
La lotta fine a se stessa basta a riempire il cuore dell'uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice.
Avevi proprio ragione quel giorno, riguardo alle persone che si nascondono dietro le loro battaglie per evitare di affrontare la propria vita. E quindi io volevo dirti grazie, per merito tuo Mike, non sono più la stessa persona di prima.
Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare.