Il modo migliore di pensare ai morti è pensare ai vivi.
L'appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto. La politica deve essere fatta con le mani pulite.
Non può esserci libertà senza giustizia sociale e non può esserci giustizia sociale senza libertà.
Il problema del Mezzogiorno non può essere considerato soltanto un problema di quelle regioni: deve essere considerato un problema nazionale se lo si vuole risolvere.
Dai fumatori si può imparare la tolleranza. Mai un fumatore si è lamentato di un non fumatore.
Questa democrazia l'abbiamo conquistata col sangue e la galera. Non possiamo correre il rischio di perdere la libertà per colpa di chi la usa per rubare.
Morire sarà una splendida avventura.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco.
Non vorremo morire. Ogni vita è una successione di idee che non si vorrebbe interrompere.
Per quanto bella sia stata la commedia in tutto il resto, l'ultimo atto è sempre sanguinoso. Alla fine, con una vanga si getta della terra sulla testa. Ed ecco fatto, per sempre.
Il vero antidoto alla paura della morte non può che provenire dalla vita. Essa è un formidabile diversivo, un antidoto che respinge indietro quel pensiero e quella paura.
Arriviamo a comprendere fino in fondo gli esseri umani ai quali siamo uniti da un vincolo indissolubile soltanto nell'attimo della loro morte.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.