Il modo migliore di pensare ai morti è pensare ai vivi.
Perché la libertà sia una conquista solida, bisogna che abbia un contenuto sociale. Bisogna che affondi le sue radici in seno alla classe lavoratrice. Bisogna che effettui le riforme, che annulli le sperequazioni.
Coerenza è comportarsi come si è e non come si è deciso di essere.
Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L'uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.
Bisogna essere degni del popolo italiano. Non è degno del popolo italiano colui che compie atti di disonestà. I corrotti ed i disonesti sono indegni di appartenere al popolo italiano, e devono essere colpiti senza alcuna considerazione.
Se non volete, che la vostra vita scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea.
Nonostante la vita sia un misto di dolore e tristezza, dobbiamo vivere aspettando la morte.
Se, come ci assicurano, è prevista la vita eterna, perché deve esserci la morte?
Non c'è dubbio che i discendenti non facciano all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che li avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.
È ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte.
Morire è una delle poche cose che si possono fare facilmente stando sdraiati.
Chi teme la morte è già morto.
L'idea che si morirà è più crudele del morire, ma meno dell'idea che un altro sia morto.
Morire sarà, su per giù, come quando su una vetrina una saracinesca s'abbassa.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Pare impossibile; ma c'è al mondo certa gente che riesce a morire, sebbene non sia mai stata viva.