Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Potete rimproverare un falegname che vi ha fatto male un tavolo, anche se non sapete fare tavoli. Fare tavoli non è il vostro mestiere.
La malvagità è sempre più facile della virtù, perché in tutto prende sempre una scorciatoia.
È meglio soffrire il torto che commetterlo, e rende più felici essere qualche volta ingannati che non avere fiducia.
Il tuo manoscritto è sia bello che originale, ma le parti belle non sono originali, e quelle originali non sono belle.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.
I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore.
Non vi sono libri morali o libri immorali. Vi sono libri scritti bene e libri scritti male, e nient'altro.
Il tuo classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.
Ogni libro che aprite ha la sua o le sue lezioni da offrirvi, e abbastanza spesso i libri brutti hanno da insegnarvi di più di quelli belli.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.