Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.— Alessandro Manzoni
Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.
S'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro.
Non rivangare quello che non può servire ad altro che a inquietarti inutilmente.
Gola e vanità, due passioni che crescono con gli anni.
Un povero ci vuol poco a farlo comparir birbone.
All'avvocato bisogna contare le cose chiare; a lui poi tocca di imbrogliarle.
Quanto più, col passare del tempo, talune esigenze di divertimento e di istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni, tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità.
Uscire da un libro è come uscire dal meglio di sé. Passare dagli archi soffici e ariosi della mente alle goffaggini di un corpo accattone sempre in cerca di qualcosa è comunque una resa.
I libri sono di chi li legge.
Giudicare poco importante un libro non appena si scopre che mira a un qualunque fine. La prima qualità richiesta ai libri di qualità è la necessità.
Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po' più intelligente e interessante di come sono realmente.
Il nome di uno scrittore, il titolo di un libro, possono a volte, e per alcuni, suonare come quello di una patria.
È un buon libro quello che si apre con aspettativa e si chiude con profitto.
Non basta avere molti libri, bisogna anche spolverarli.