La solitudine è la libertà completa.
Il vero amore non muore mai. Non conosce stagioni: le ore, i giorni, gli anni sono soltanto frammenti di stelle spente, brandelli di tempo.
La notte non è mai così nera come prima dell'alba ma poi l'alba sorge sempre a cancellare il buio della notte.
Per essere sereni, bisogna conoscere i confini delle nostre possibilità, e amarci come siamo.
Vi sono nella vita alcuni semi che riposano nel nostro piccolo campo e lì restano per anni fino a quando non si trasformano in grandi alberi che, come pilastri, dominano la nostra vita. Uno di essi è quello della felicità.
I destini dell'uomo sono come fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza, lungo facili percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà ma arrivano ugualmente al mare. La meta finale è per tutti la stessa.
La solitudine tira molti scherzi. Ci spreme, si spreme che noi ci troviamo nel tempo fino al primo giorno della nostra conoscenza. E altro non vogliamo, per raccontarci.
La notte rimuove l'abituale sensazione di una vita comunitaria; quando non brilla luce, né si ode più voce umana, chi ancora veglia prova un senso di solitudine, e si vede isolato e affidato a se stesso.
Ho i miei amici nella mia solitudine; quando sto con essi, quanto sono lontani!
Se vuoi vivere in innocenza, cerca la solitudine.
Il senso d'impotenza e di solitudine del condannato incatenato, di fronte alla coalizione pubblica che vuole la sua morte, è già di per sé una punizione inconcepibile.
C'è un modo colpevole di abitare la solitudine: credersi tranquillo perché la bestia feroce è resa inoffensiva da una spina nella zampa.
Non erano più un gruppo ma tante unità isolate, chiuse nella loro solitudine.
La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.
L'ardente solitudine non annulla la possibilità degli amori.
La solitudine è impraticabile e la società fatale. Dobbiamo tenere la testa nell'una e le mani nell'altra.