A volte, la cosa peggiore che può capitare alle domande è la risposta.
La felicità è nota per la sua scarsità.
La medicina deve avere l'ultima parola e lottare fino alla fine per impedire che si faccia la volontà di Dio.
La saggezza, questa camomilla avvelenata che l'abitudine di vivere versa lentamente nel nostro gargarozzo, col suo gusto dolciastro d'umiltà, di rinuncia e di accettazione.
La provocazione è la forma di legittima difesa che preferisco.
Il solo posto al mondo in cui si può incontrare un uomo degno di questo nome è lo sguardo di un cane.
Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.
Le domande veramente serie sono solo quelle che possono essere formulate da un bambino. Sono domande per le quali non esiste risposta.
Le domande non sono mai indiscrete. A volte lo sono le risposte.
Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un'occhiata a ciò che si nasconde dietro.
A volte, se si riceve una risposta, si può anche eliminare la domanda.
Non tutte le domande sono sensate, e non tutte le domande sensate ammettono risposta: questo insegna la logica contemporanea.
È proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte.
Non è mai la domanda che non merita la risposta.
L'importante è non smettere di fare domande.