Tutto il potere viene dalla disciplina e si corrompe non appena si trascurano i suoi vincoli.
La meditazione cristiana può essere nel suo nucleo solo contemplazione amorosa, riflessiva e obbediente di questo uomo che è l'autoaffermazione di Dio.
Per dominare la natura, prima dobbiamo imparare ad obbedirle.
Che la prima lezione ai vostri figli sia l'obbedienza; la seconda, quella che volete.
Se sempre e comunque le macchine politiche costruite per dar corpo alla democrazia sono destinate a riprodurre rapporti oligarchici di comando-obbedienza e a generare implacabilmente nuove «aristocrazie interne», allora tanto vale affidarsi al rapporto diretto tra il Capo e la Massa.
La paura è uno strano terreno. Vi cresce soprattutto il grano dell'obbedienza, in file facili da sarchiare. Ma talvolta vi crescono le patate della sfida, che si sviluppano sottoterra.
L'intero corso delle cose ci viene ad insegnare di avere fede. Abbiamo bisogno solo di obbedire. Non vi sono linee guida per ciascuno di noi, e con l'umile ascolto, udiremo la parola giusta.
Se l'obbedienza è il risultato dell'istinto delle masse, la rivolta è quello della loro riflessione.
Più sappiamo comandare a noi stessi, meno siamo costretti a obbedire agli altri.
Solo estirpando alla radice la consuetudine all'obbedienza e al servilismo, la classe lavoratrice acquisterà la comprensione di una nuova forma di disciplina, l'autodisciplina, originata dal libero consenso.
Chi sa ben servire può aspirare a impossessarsi di parte del potere.